Impronta climatica dei Comuni
Le amministrazioni fanno interventi per la riduzione delle emissioni climalteranti che non vengono adeguatamente valorizzate e che risultano «non sistematiche» e frutto dell’iniziativa indipendente dei singoli dipartimenti (la CFO è strumento per poter pianificare con cognizione gli interventi e consentire il coordinamento inter dipartimentale...)
Il calcolo dell'impronta climatica su scala comunitaria
Le città hanno un ruolo fondamentale nel cambiamento climatico, come maggiori produttrici di emissioni di gas serra e come maggiore fonte di soluzioni innovative alla questione climatica.
Il primo passo,però, per la pianificazione delle azioni da compiere per la riduzione della CO2 è identificare e misurare da dove provengono le emissioni, sviluppando un inventario delle emissioni di gas serra.
Come è noto la carbon footprint (impronta di carbonio): è una misura che esprime il totale delle emissioni di gas ad effetto serra espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, ad un servizio o ad una Organizzazione.
Per valutare la carbon footprint di un’organizzazione esistono due standard internazionali, uno emesso dal WRI/WBCSD (GHG Protocol) e l’altro dall’ISO (ISO 14064-1). Entrambi prevedono, pur utilizzando diverse denominazioni, l’obbligatorietà di considerare le emissioni di GHG prodotte direttamente dall’organizzazione e quelle indirettamente generate nella produzione dell’energia elettrica e termica che l’organizzazione utilizza. Le altre emissioni indirette (non collegate ai consumi elettrici e termici) possono essere contabilizzate su base volontaria.
La metodologia internazionale:Global Protocol for Community-Scale Greenhouse Gas Emission Inventories è speculare a quella usata per lo studio delle organizzazioni ma studiata sulle fonti di emissioni dei Comuni.
emissioni analizzate
Le emissioni calcolate riguardano:
- I – Edifici, dati relativi agli indicatori o alle emissioni dei centri di consumo energetico degli edifici (settore residenziale, terziario pubblico e privato, industriale – compresi gli operatori del settore energia – agricolo);
- II – Trasporti, dati relativi agli indicatori o alle emissioni del settore trasporti (inclusi aeroporti, porto, ferrovie, navigazione);
- III – Rifiuti, dati relativi agli indicatori o alle emissioni del settore dei rifiuti (compreso il trattamento delle acque reflue)
- IV – Industrie, ( IPPU – Industrial Processes and Product Use), dati relativi agli indicatori o alle emissioni dovute ai processi industriali o al consumo di materie prime non energetiche;
- V – Settore Primario e altri usi del suolo ( AFOLU – Agriculture, forest and other land use), che raccoglie i dati relativi agli indicatori o alle emissioni dovute al settore primario, non riconducibili a consumi energetici.
Ogni dato emissivo viene classificato secondo le seguenti tre categorie:
- SCOPE 1. Emissioni da sorgenti localizzate nei confini cittadini (derivanti dal consumo di combustibili e dai rifiuti trattati all’interno della città);
- SCOPE 2. Emissioni prodotte per la produzione dell’energia elettrica o del calore consumati all’interno della città;
- SCOPE 3. Emissioni che avvengono al di fuori dei confini cittadini ma causati da attività che hanno luogo all’interno della città (rifiuti conferiti in discariche o impianti esterni, perdite delle reti di distribuzione dell’energia).
Perchè sono necessari dei consulenti specializzati di supporto
- la raccolta dati
- la compilazione dei documenti necessari
- i calcoli
- il monitoraggio dei risultati
- la consulenza per l’adeguamento delle strutture amministrative
- l’integrazione tra livelli decisionali diversi
- formazione adeguata
- coinvolgimento stakeholder
- comunicazione dei risultati
la nostra consulenza
fase 1
- Definizione degli obiettivi e la costruzione del Committment
- Il coinvolgimento /approccio bottom up/definizione delle risorse interne
- La definizione dei confini del sistema e del perimetro temporale
- Identificazione delle fonti di emissione
- La raccolta dati
fase 2
- Metodologia di calcolo e contabilizzazione emissioni (scelta del set di fattori di emissione)
- La reportistica (requirements)
- La definizione delle azioni di riduzione/miglioramento
fase 3
- l monitoraggio e l’aggiornamento
fase 4
- La valorizzazione della Carbon Footprint come Valore comune (comunicazione interna/esterna)