La figura dell’energy manager, intesa come tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, è stata promossa in Italia con la Legge 10/91 al fine di stimolare il controllo dei consumi e la diffusione di buone pratiche di risparmio energetico presso i soggetti pubblici e privati caratterizzati da consumi rilevanti.
La soglia oltre la quale diventa obbligatoria la nomina per le Pubbliche Amministrazioni è pari a 1.000 tep/anno, che corrispondono, in termini energetici, a circa 1,2 milioni di metri cubi di gas naturale o a circa 5,3 GWhe in usi finali.
Nel caso della Pubblica Amministrazione ai benefici associati ad un uso corretto dell’energia, si somma l’azione di esempio verso la cittadinanza stessa.
La nomina va effettuata entro il 30 aprile di ogni anno e i consumi di riferimento per il calcolo delle soglie sono quelli dell’anno antecedente l’anno della nomina stessa.
Va inoltre ricordato come diversi provvedimenti a livello comunitario e nazionale hanno negli ultimi anni concentrato l’attenzione sull’efficienza energetica in edilizia, con particolare enfasi per gli aspetti connessi alla Pubblica Amministrazione. Uno di questi, la Direttiva 2010/31/UE (anche detta EPBD,Energy Performance of Buildings Directive), ha previsto che gli Stati membri provvedano affinché dal 1 gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero e a partire dal 1 gennaio 2019 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietàdi questi ultimi siano edifici a energia quasi zero, altrimenti detti nZEB. Nello svolgere il proprio compito istituzionale, la P.A. si vede assegnati due ruoli distinti: il primo è la responsabilità della gestione immobiliare e di una serie di servizi tra i quali gli uffici pubblici (municipio, scuole inferiori e medie, piscine, strutture sanitarie, uffici etc.), l’illuminazione pubblica e semaforica e le infrastrutture di servizio (enti locali) e i trasporti.
Il secondo ruolo riguarda la regolazione dei consumi dei cittadini. La maggior parte dei consumi di energia nei paesi industrializzati avviene in città ed è strettamente correlato oltre che ai trasporti e alla climatizzazione, anche alle caratteristiche strutturali degli edifici.
Inutile dire e ricordare come questa tendenza prima che essere applicata a nuove costruzioni forse debba passare da ciò che può essere riqualificato se non riadeguato funzionalmente in modo da garantire non solo il concetto di efficienza ma anche di sostenibilità ambientale.
Sacee negli anni ha viluppato una serie di servizi che possano poi essere personalizzati in base alle necessità effettive dei Comuni creando un’offerta personalizzata in affidamento diretto.
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Si tratta di analizzare tutto il processo di gestione e OTTIMIZZAZIONE delle bollette energetiche:
Dopo un attento confronto con il comune si sceglierà un target di immobili reputati:
Di questi edifici procederemo con:
Ultimata la fase di raccolta dei dati per ogni edificio viene effettuata una diagnosi energetica light per individuare e gli edifici meno efficienti attraverso gli indici di prestazione energetica di ciascuno di essi.
Verifichiamo lo stato degli impianti attraverso la:
In caso di SOTTO-PERFORMANCE:
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Sugli edifici identificati per sviluppare il piano di efficientamento Sacee svolgerà attività di Diagnosi Energetica consistente in:
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Visualizza i nostri servizi per ciascun incentivo.
Nei casi in cui si configura la possibilità di intervenire come E.S.Co., proponiamo Contratti di Rendimento Energetico o Energy Performance Contracts (EPC), grazie ai quali i nostri Clienti possono migliorare le prestazioni energetiche di un edificio o di un impianto con garanzia di risultato.
In altri termini l’EPC affida alla ESCo l’onere degli investimenti (lavori, servizi, forniture) necessari per la riqualificazione deli edifici/impianti, che saranno recuperati dal livello di risparmio energetico stabilito contrattualmente, con il vantaggio per il cliente (denominato beneficiario) di non avere alcuna spesa di investimento iniziale e di ripagare la riqualificazione alla ESCo con tutti i risparmi contrattualmente negoziati o con una parte di essi.
Se richiesto, Sacee può anche trovare dei canali di finanziamento per l’intervento. In questo caso, la remunerazione della spesa avverrà tramite un «costo del servizio» coincidente con una percentuale del risparmio energetico misurato.
Sacee supporta la PA nella:
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È una fase spesso sottovalutata, ma fondamentale, perché permette di verificare se i risparmi attesi vengono poi realizzati.
La misurazione si effettua tramite il sistema di monitoraggio predisposto in gara d’appalto (vedi punto precedente). In caso di risparmi inferiori alle attese:
Rappresenti un Comune che ha deciso di intraprendere un percorso volto all’efficienza energetica e alla sostenibilità?
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