Oltre a fornire un servizio di progettazione impianti con il suo Dipartimento (DPI) il Cem si prende cura di tutte le pratiche ad essi dedicati. Gestiamo per i nostri clienti tutte le pratiche autorizzative, amministrativi e fiscali verso gli enti (Comuni, Provincia e Regione). Gestiamo la connessione al Distributore locale di energia dopo un attenta valutazione. Svolgiamo le pratiche relative ai registri e agli incentivi presso il GSE e presso l’Agenzia delle Dogane.
La connessione alle reti viene regolamentata dal Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA) semplificato dalla Delibera Autorità energia 21 luglio 2016, n. 424/2016/R/EEL “Semplificazione delle procedure delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica.
Implementazione di nuovi flussi informativi su Gaudì, in relazione allo stato degli impianti di produzione”.
Predisponiamo, per consentire la connessione degli impianti attivi (fotovoltaici, cogenerativi, ecc…), tutta la documentazione che deve essere inviata al Distributore di Energia Elettrica a partire dalla richiesta di nuova connessione o di adeguamento della connessione esistente, da effettuare in bassa o media tensione, fino all’ottenimento della connessione suddetta e alla stipula del Regolamento di Esercizio tra il Cliente (produttore) e il Distributore.
Sacee è in grado anche di connettere impianti di produzione di un soggetto produttore a punti di prelievo (POD) nella titolarità di un altro soggetto.
Richiesta di nuova connessione
Richiesta di adeguamento di connessione esistente
Connessione di linee elettriche di cui al DL 21/10/2005
Livelli di tensione:
Lo scambio sul posto (SSP), disciplinato dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas,[1] definisce la regolamentazione del meccanismo che consente di immettere in rete l’energia elettrica prodotta da un impianto privato di produzione di energia elettrica, ma non immediatamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi elettrici.
Il servizio di scambio sul posto è regolato su base economica dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) in forma di contributo finanziario associato alla valorizzazione, a prezzi di mercato, dell’energia scambiata con la rete elettrica.
Ritiro Dedicato è una modalità semplificata a disposizione dei produttori per la commercializzazione dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete, attiva dal 1 gennaio 2008.
Consiste nella cessione al GSE dell’energia elettrica immessa in rete dagli impianti che vi possono accedere, su richiesta del produttore e in alternativa al libero mercato, secondo principi di semplicità procedurale e applicando condizioni economiche di mercato.
Il GSE corrisponde infatti al produttore un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete.
I ricavi derivanti ai produttori dalla vendita al GSE dell’energia elettrica si sommano quindi a quelli conseguiti dagli eventuali meccanismi di incentivazione a eccezione del caso in cui si applichino prezzi fissi onnicomprensivi, inclusivi dell’incentivo, per il ritiro dell’energia elettrica immessa in rete.
La cogenerazione è la produzione combinata, in un unico processo, di energia elettrica e calore. Un’unità di cogenerazione è definita ad Alto Rendimento (ossia CAR) se il valore del risparmio di energia primaria (PES) che ne consegue è almeno del 10% oppure, nel caso di unità di micro-cogenerazione (<50 kWe) o piccola cogenerazione (<1 MWe), se assume un qualunque valore positivo.
Le unità di Cogenerazione riconosciute CAR possono accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi.
I principali benefici che la legislazione attuale riconosce alla Cogenerazione ad Alto Rendimento sono:
Il biometano è il combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas che, a seguito di opportuni trattamenti chimico-fisici (purificazione o upgrading), anche svolti in luogo diverso da quello di produzione, è idoneo alla successiva fase di compressione per l’immissione nella rete del gas naturale.
Il Decreto interministeriale del 2 marzo 2018 promuove l’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti e rappresenta un provvedimento strategico che mira a favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili nei trasporti, anche attraverso lo sviluppo di iniziative di economia circolare e di gestione virtuosa dei rifiuti urbani e degli scarti agricoli.
Le disposizioni del decreto si applicano sia a impianti nuovi che a impianti a biogas esistenti, che possono essere potenziati o riconvertiti. A beneficio del proprietario di questi impianti che immetta biocarburante “in consumo”, si prevede il rilascio di Certificati di Immissione in Consumo (Cic) per ogni 10 Gcal di biometano prodotto.
Per i produttori di biometano avanzato è previsto:
Il produttore può richiedere la qualifica:
Il rilascio della qualifica avviene entro 120 giorni dalla richiesta al GSE, al netto dei periodi necessari per integrare le informazioni fornite.
Dalla progettazione dell’impianto alla sua messa in rete. Le agevolazioni e gli incentivi che possano dare al tuo progetto impiantistico una spinta economica.
Il riconoscimento di impianti Car e Biometano. Tutto questo e molto altro può fare per te la nostra realtà. Servizi dedicati e su misura.
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